i Giovedì del Gusto autunno 2017 il programma 16-11 Aeroscalo 23-11 La Rosmarina 30-11 caciocavallo 7-12 Fratelli Bernardini

i Giovedì del Gusto autunno 2017 il programma 16-11 Aeroscalo 23-11 La Rosmarina 30-11 caciocavallo 7-12 Fratelli Bernardini



Data

16/11/2017 - 07/12/2017


Ora

20:30 - 23:30


Luogo

Ristorante Aeroscalo - Via Roma,8 - Pontedera


Di Enrico Bimbi curatore della Rassegna I Giovedì del Gusto

Amici del gusto, tornano dal 16 novembre i Giovedì del Gusto, autunno 2017, le grandi serate a cena con il top dell’enogastronomia promosse dal comune di Pontedera, assessorato sviluppo economico, con il supporto di Cittadella Caffè. Quattro appuntamenti fantastici che vi consiglio di prenotare il prima possibile, in quanto come ben sapete queste cene promozionali sono di solito assalite dagli appassionati e la disponibilità dei ristoranti viene presto ad esaurirsi, specie quando il programma viene diffuso ufficialmente con conferenza stampa e affissioni. Questo invio rappresenta una anteprima per darvi modo di visionare le offerte e fare, se volete, le vostre scelte. Oltre che direttamente ai ristoranti potete prenotare in risposta a questo invio nell’apposito spazio specificando la serata/ le serate che vi interessa riservare ed il numero dei posti per ciascuna. Tutte le cene iniziano alle 20,30. Ecco il dettaglio serata per serata con i numeri di telefono dei ristoranti e il costo di ognuna.

Si parte alla grande il 16 novembre dal ristorante storico di via Roma: Aeroscalo (costo 30 euro, tel. 0587.52024). Qui Francesco Marianelli mette in campo tutta sua esperienza per offrirci un percorso, con i suoi piatti storici, legato alla tradizione. Insomma alcuni dei piatti che hanno reso noto questo ristorante al di fuori dei nostri confini e che difficilmente potrete replicare altrove con altrettanta bontà. Cibreo, pappardelle al Lapino, Pernice con Porcini e torta di pere con cioccolato, sono i favolosi piatti da degustare. Se non siete ancora convinti lo farete guardando i vini abbinati, provenienti dall’azienda considerata pioniere della qualità della nostra terra, oggi una delle più recensite e blasonate non soltanto della provincia. Si tratta della Tenuta di Ghizzano di Peccioli. Alla presenza della carismatica contessa Ginevra Venerosi Pesciolini, degusteremo: Il Ghizzano 2016, Il Ghizzano magnum 2015, Veneroso 2013 (grande icona del territorio), Passito San Germano 2013. Tutti i vini sono biologici.

Il secondo appuntamento è il 23 novembre al ristorante La Rosmarina (costo 28 euro, tel. 0587.292822). Stefania, Liliana e Annamaria, soprannominate le regine delle spezie per la loro abilità nel adoperare spezie ed erbe spontanee, ci affascinano con percorso gustativo dedicato a piatti di mare esaltati dalla zucca. Ecco che le sarde saranno marinate con la zucca mentre le lasagnette alla zucca incontrano in una deliziosa salsa i molluschi di mare e i funghi. Vera apoteosi per il secondo con lo strudel di baccalà, patate e tartufo bianco con bocconcini di zucca stufata. Non è da meno il dolce: Torta di zucca, mele renette e cioccolato fondente. Anche in questo appuntamento straordinario l’intervento enologico dedicato al Podere Spazzavento di Ponsacco, azienda che negli ultimi ha investito in qualità, ha realizzato la nuova attrezzata cantina e, soprattutto, ha fatto un grande balzo qualitativo nella produzione. Fabio Piceni belli sarà orgoglioso di farvi conoscere i suoi gioielli biologici, compreso il pregiato Syrah L’uva e la Terra Igt 2015, fermentato e affinato in anfore di terracotta, un vino che ricorda per finezza della trama tannica, eleganza e complessità le produzioni francesi della valle del Rodano. Gli altri sono: Eulalia Igt 2016, Rosato di Spazzavento Igt 2016, Oro del Caratello Igt 2011.

Con la terza tappa si arriva il 30 novembre al ristorante cacioCavallo di via Saffi (costo 30 euro, tel. 213670). Qui troviamo il bravo Mariano Lisa, chef di estrazione campana ma con grandi competenze acquisite di tradizioni da tutta Italia, compreso ovviamente quella toscana. Ecco l’idea di proporre ricette dove nord, centro e sud Italia si incontrano in una esaltazione del gusto. Il menu è una vera opera d’arte: carpaccio di lingua di vitello marinata (nord) con insalatina di rinforzo (favolosa ricetta napoletana) e cecina pepata (pisana); Ravioli con pettola (sud) dal cuore di patata (centro) in fonduta di taleggio (nord) gratinati al forno con cacao amaro; tagliata di salame verzino fatto dallo chef su crema di friarielli e dadi di barbabietola; pastiera con frolla al gianduia e Vin Santo caramellato. Di grande rilievo l’intervento enologico dedicato alla Fattoria Uccelliera di Fauglia. Tiziana Sani Bulleri ci farà degustare sull’antipasto l’ottimo sauvignon Lupinaio 2015, per passare al fresco e intrigante Ginepraia 2015. Sul secondo il pregiato Poggio alla Pietra 2014 da uve Sangiovese, Cabernet e Alicante, vino che vanta la pratica antica del governo toscano. Infine il Vin Santo 2007.

Si chiude in grande stile il 7 dicembre con una super serata al ristorante Fratelli Bernardini di via Roma (costo 35 euro, tel. 0587.290675). L’impegno e la professionalità dei titolari Max e Giacomo ha portato questo locale a farsi un nome per una cucina legata alla tradizione ma attenta alla ricerca, alla presentazione e alla qualità della materia prima. Uno dei punti di forza è la selezione di carni pregiate e la cottura professionale alla brace del camino in bella vista nella sala. Ecco l’idea di esibirsi con le carni pregiate del mondo. Un tema che sarà affrontato in quattro serate. Questa che è l’ultima dei Giovedì del gusto è la prima di questa serie. In questo appuntamento si mettono a confronto le razze bovine Fassone Piemontese e Irlandese del Nord. L’inizio non poteva che essere con la tartara di Fassone al tartufo per passare all’Irlanda con il ragù che condirà le pappardelle della casa. Poi le favolose bistecche a confronto. Si, avete capito bene, nei vostri piatti arriveranno le bistecche sia di Fassone che di Irlandese per testare al palato, nella cottura regina della carne, le differenze di queste due grandi razze bovine. Chiude il tortino di mandorle con crema di castagne e cioccolato. Veramente straordinario l’intervento enologico dedicato al Tempranillo della Pietro Beconcini Agricola di San Miniato. Forse non tutti sanno che il Tempranillo, famoso vitigno spagnolo, è praticamente assente in Italia salvo rarissime eccezioni tra cui la tenuta di questa azienda sanminiatese dove si trova a dimora da tempo immemorabile. Leonardo Beconcini ha fatto tesoro di questa peculiarità ed ha messo in produzione tre vini con questo vitigno con cui ha conquistato gli onori della cronaca e della critica di settore. Noi li degusteremo tutti e tre partendo dal Fresco di Nero 2016, una produzione anticipata che si esalta servita fredda. Poi l’Ixe 2015, fresco e dal frutto goloso. Infine il pregiatissimo e recensito Vigna le Nicchie 2011, che qualcuno ha denominato l’Amarone di San Miniato in quanto viene concentrato da un parziale appassimento delle uve. Si chiude con il Vin Santo Caratello 2008.

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