Data
09/11/2024 - 10/11/2024
Ora
16:30 - 20:30
Luogo
Palazzo Pretorio, Museo Palp - piazza Curtatone, 1 - Pontedera
Di Enrico Bimbi Direttore Artistico Arte Con Gusto
Amici del Gusto
Questa manifestazione è davvero da non perdere. Stropicciate gli occhi e guardate il parterre degli espositori. Non è così facile trovare tutti i più grandi protagonisti dell’enogastronomia locale riuniti in un unico evento. Per dipiù l’ingresso e le degustazioni sono gratuite e se credete potete acquistare i prodotti direttamente dai produttori e al prezzo diretto del produttore.
Esterno Museo Palp
Cliccate sotto sulla scritta depliant per vedere la piantina e tutti gli espositori
Depliant Def.
Qui sotto il mio articolo redatto per il Tirreno edizione regionale che riporto in Word per consentirvi di leggerlo
Pontedera. Vino e cibo, tutto il meglio del gusto pisano. Sabato 9 e domenica 10 novembre torna “Arte con Gusto” nella prestigiosa location del museo Palp in centro città, con orario di apertura, in entrambi i giorni, dalle 16,30 alle 20,30. Ingresso e degustazioni sono gratuite, anche se per accedere a quelle del vino, curate con professionalità dai sommelier Fisar di Pontedera, occorre acquistare il bicchiere al costo di euro 5. Questa è la terza edizione di una manifestazione unica nel suo genere, in quando gli espositori sono scelti per merito e sono chiamati a mostrare, far degustare e anche vendere, l’arte enogastronomica della provincia di Pisa. L’idea innovativa del comune di Pontedera, coordinata dall’assessore alle attività produttive Alessandro Puccinelli e dal sindaco Matteo Franconi, è stata quella non solo di fare selezione al meglio della locale capacità produttiva agro-alimentare ma, soprattutto, di scegliere un vero museo, come lo è il Palp, riconosciuto a livello europeo e frequentato da artisti di caratura internazionale, per la mostra di una arte forse mai allestita in un museo: quella enogastronomica.
La manifestazione sarà arricchita dall’esposizione di manifesti pubblicitari storici giganti forniti dalla tipografia Bandecchi e Vivaldi e dalla presenza di due antiche macchine per fare la pasta risalenti al 1920, restaurate e di rara bellezza, provenienti dal museo della pasta dell’Antico Pastificio Morelli di San Romano.
Andiamo a conoscere le aziende, ben 44, selezionate per questo evento. L’arte pastaia è rappresentata oltre che dal pastificio Morelli, noto per la produzione al germe del grano, dalla Famiglia Martelli Pastificio Artigianale di Lari premiato trai migliori pastifici italiani del trafilato al bronzo con lentissima essiccazione, e dal Pastificio Caponi di Pontedera riconosciuto da molti come il miglior pastificio al mondo della pasta laminata all’uovo essiccata. I tre campioni sono affiancati da un altro produttore, Floriddia di Peccioli, che vanta una filiera diretta dal campo di grano al mulino a pietra, al pastificio, al forno, con la coltivazione biologica di frumento antico che ha tra le proprietà un glutine più digeribile anche per gli intolleranti. La Famiglia Busti di Acciaiolo Fauglia è chiamata a mettere in mostra l’arte casearia della nostra terra con i suoi formaggi che hanno conquistato spesso il tetto del mondo. Per l’oro verde troviamo l’azienda agricola olearia Val di Lama di Montecastello con i suoi oli monovarietali e l’azienda biologica Elter Francesco di Calci a cui va il merito del recupero della preziosa cultivar Trillo di Calci. Entrambe le aziende dispongono del frantoio aziendale che permette loro di velocizzare i tempi dalla raccolta alla frangitura, con effetti positivi sulla qualità. Miele, derivati e marmellate naturali sono presentate dall’azienda Due Comuni di San Gervasio. Non poteva mancare il rappresentante del fungo ipogeo più prezioso. Per il Tartufo è presente, infatti, l’azienda icona Savini Tartufi di Forcoli con prodotti freschi e conservati secondo antiche ricette realizzate negli oltre cento anni di attività. Un altro settore in crescita nella nostra terra è l’elicicoltura. Arcenny Tuscany di Capannoli porta all’assaggio le particolari preparazioni gastronomiche con le chiocciole. Sono tre le macellerie norcinerie chiamate in causa. Non poteva mancare quella di Sergio Falaschi di San Miniato che recentemente è stata inserita dal Financial Times tra le migliori 50 del mondo. Le altre due sono realtà di Pontedera, con Desideri, noto anche per l’offerta di gastronomia artigianale realizzata come una volta, e il Centro Carni di Adriano Miniero che ha conquistato grandi consensi con approvvigionamenti di materia prima di alta qualità. Angiolini il sublime del cacao di Pontedera, è ormai una istituzione nel cioccolato di qualità con la sua sapiente ricerca nell’esaltazione di nuove esperienze sensoriali, partendo dal seme, da approvvigionamento sostenibile in difesa del benessere dei coltivatori dei paesi in via di sviluppo. Per gli amari e distillati c’è l’Antica Liquoreria Meini di Lari, azienda storica in auge dal 1874 con liquori molto conosciuti come il Festa di Ciliegie o l’amaro M74. Per l’arte della torrefazione è chiamata in causa La Cittadella Caffè di Pontedera, azienda di esperienza fondata nel 1965 che attinge direttamente le bacche nei diversi luoghi virtuosi di coltivazione. È Fondemà di Pontedera, della maestra pasticcera Debora Mangini, a dare un raffinato tocco di dolcezza alla manifestazione. Un’altra arte che sta prendendo sempre più campo in Toscana è quella della produzione della birra. Anche nel pisano abbiamo validi produttori e la scelta è caduta sul Birrificio Agricolo Poggio Rosso di Peccioli, una realtà recente che è esplosa grazie alla grande qualità che parte dalla materia prima, il grano antico Senatore Cappelli e l’orzo, entrambi coltivati in azienda con agricoltura biologica. Una birra che colpisce per la gamma aromatica, ampiezza e profondità, avvolgendo il palato con una schiuma cremosa che non gonfia.
Per quanto riguarda il vino troviamo grandi realtà dalle zone più vocate della provincia. Dalla lingua di terra che si affaccia sul livornese, strizzando l’occhio a Bolgheri, interviene l’azienda di Gianni Moscardini di Santa Luce con vini molto particolari, frutto di uve anche non consuete per il territorio ma che hanno trovato in questa tenuta un habitat straordinario; La Regola di Riparbella che anche quest’anno vede il suo vino emblema, il Cabernet Franc che porta il nome dell’azienda, sul tetto del Gambero Rosso con i Tre Bicchieri. Sempre fortemente influenzati benevolmente dal mare troviamo i vini della Fattoria Uccelliera a Crespina Lorenzana. Non manca la presenza di Volterra grazie al Podere Marcampo condotto con grande maestria da Claudia del Duca, chiamata a raccogliere l’eredità del padre Genuino. Dal confine opposto della provincia, cioè quello che guarda il fiorentino, troviamo San Miniato con l’associazione dei “Vignaioli di San Miniato” che si presenta come identità compatta con i suoi produttori, tra cui troviamo la Pietro Beconcini, Cosimo Maria Masini, Podere Pellicciano, Cupelli Spumanti. Avvicinandosi al centro della provincia troviamo a Pontedera sia la Fattoria Santa Lucia della famiglia Martini con i suoi vini biologici, sia Degli Azzoni Avogadro, azienda che vanta la rarità (per il nostro territorio) del Pinot Grigio nella sua gamma produttiva. A Ponsacco altra bella azienda con tante eccellenze è il Podere Spazzavento della famiglia Piceni Belli. Ovviamente c’è Peccioli con Tenuta di Ghizzano, considerata la pioniera della qualità con il vino Veneroso uscito per la prima volta nel 1985. Sempre a Peccioli troviamo Le Palaie, azienda che è in continua crescita e vanta sorprendenti produzioni anche nei bianchi. Palaia è rappresentata grazie a Villa Saletta con i suoi vini e spumanti che puntano alla massima qualità, grazie ad una proprietà che crede ed investe nel nostro territorio. La zona vitivinicola con la più grande concentrazione di aziende è quella di Terricciola, considerata la capitale del vino della Valdera. Tante sono le presenze. Badia di Morrona della famiglia Gaslini Alberti è la più estesa in superficie vitata con i suoi 110 ettari impiantati e grandi vini. In degustazione anche il sangiovese Vigna Alta più volte premiato con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Casanova della Spinetta azienda della famiglia Rivetti, famosi viticoltori piemontesi che qui hanno dimostrato di saper eccellere anche con il nostro Sangiovese. Podernovo, stupenda Tenuta dei Lunelli, i re delle bollicine italiane con il marchio Ferrari di Trento, che continuano a sorprendere con vini di alto livello. In degustazione anche l’Auritea, un superbo Cabernet Franc che ha conquistato nuovamente quest’anno i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Vallorsi, azienda storica e pioneristica del territorio con parco produttivo variegato che spazia dai bianchi ai rossi. Bellagotti, azienda agricola di tradizione nata nel 1954, passata da padre a figlio e curata con passione e sapere artigiano. La Gimonda di patron Giuseppe Mongelli, tenuta che vanta impianti di Sangiovese a dimora da quasi un secolo da cui nasce il Vicerè, vino cru particolare che viene commercializzato solo dopo molti anni di affinamento naturale. Podere La Chiesa, con una rigorosa viticultura naturale, l’azienda di Maurizio Iannantuono, porta avanti una filosofia di qualità. Opera in Rosso e Opera in Nero rappresentano i vini al vertice della gamma produttiva. Podere Panta Rei, piccola azienda con 5 ettari di vigneto impiantati, messi a frutto in modo ottimale cercando l’estrazione identitaria del territorio, con pratiche naturali e fermentazioni con lieviti indigeni. L’Agona Vini, azienda recente a Terricciola che si è messa in evidenza con risultati importanti, grazie alla passione della proprietà, famiglia Puccinelli. Presuntuoso e Iroso sono i vini top di gamma. Castelvecchio, azienda familiare di valore legata alla tradizione, il Vin Santo Armida è un fregio della produzione terricciolese. Pieve de’ Pitti azienda con vigneti di oltre 50 anni, seguiti con grande professionalità e portati avanti con agricoltura biologica e sostenibile. Il vertice della produzione è rappresentato dal Sangiovese Moro di Pava. Fattoria Fibbiano, la tenacia, la passione, le competenze di Nicola e Matteo Cantoni, lodigiani adottati da Terricciola, hanno fatto di questa azienda un vero gioiello. Purezza e nettezza dei profumi caratterizzano i loro vini. Sanforte e Colombana sono frutto della loro voglia di ricerca e valorizzazione di antichi vitigni autoctoni, il Sangiovese Ceppatella un vero must.
Enrico Bimbi