Di Enrico Bimbi

Curatore Rassegna Le Conviviali

Amici del Gusto

Bella, spettacolare da non perdere. Venerdì 21 giugno 2024 ore 20,30.

Al ristorante il Convio una “Conviviale” speciale di altissimo livello enogastronomico da vivere insieme. Costo 50 euro.

 

Con il tartufo Scorzone sulla cresta dell’onda,

super serata con i grandi vini della Gimonda.

Stefano Pacchi patron del ristorante il Convio e Giuseppe Mongelli, vigneron dell’azienda agricola Gimonda di Terricciola. L’unione fa la forza. Eh si, grande accoppiata vincente per farvi vivere una esperienza sensoriale da favola.

Siete pronti a degustare il tartufo Scorzone in una serata speciale supportata da grandi vini? Venerdì 21 giugno il ristorante Il Convio di San Miniato ha messo in programma una super Conviviale con ricette inedite da urlo. Giugno è il mese di inizio raccolta del tartufo Scorzone di San Miniato e quindi cosa c’è di meglio di questa occasione per assaggiare ad un costo calmierato la pregiata primizia.

Un appuntamento imperdibile con vini importanti prodotti a Terricciola dall’azienda agricola Gimonda del carismatico patron Giuseppe Mongelli.

Giuseppe sarà con noi per farci capire i suoi vini e la sua filosofia di altri tempi. Il suo lavoro di vignaiolo è orientato all’eccellenza, alla massima espressione del territorio e del vitigno, senza inseguire il commerciale. Per i suoi vini e soprattutto per i grandi cru (ne assaggeremo 2 –Leruà,

5 anni minimo di affinamento in cemento e Il Vicerè,

da viti quasi secolari) bisogna aspettare i tempi naturali di affinamento e decantazione che non possono essere accelerati da pratiche invasive finalizzate all’abbattimento dei costi e a un più veloce realizzo economico. Il vino per Giuseppe si fa così, come si deve fare, senza compromessi con la cassetta e sono davvero in tanti ad apprezzare il suo modo di intendere il lavoro in vigna e in cantina. I vitigni? Solo quelli autoctoni. Anche questa scelta di non essersi fatto lusingare da più facili guadagni introducendo vitigni bordolesi, quando il mercato lo richiedeva perché di moda, la dice lunga su Mongelli.

A tavola si parte con melanzana ripiena con ricotta tartufo scorzone (mamma mia quant’è buona) abbinato ad Albarosae,

superbo rosato da uve Sangiovese realizzato con l’antico metodo della lacrima. Di fatto si tratta di lasciare pressare gli acini l’uno sull’altro senza forzature in un tino e raccogliere dal fondo, a mano a mano che fuoriesce, il liquido che ha attraversato le bucce impregnandosi di colore e profumi, avviandolo alla fermentazione alcolica in bianco (si dice fermentazione in bianco quando è senza le bucce), ma di un liquido già colorato da questa antica pratica enologica.

Il primo piatto è qualcosa di straordinario. Si tratta dei rigatoni al ragù di ossobuco di vitello con scorza di limone e pecorino. Vi assicuro che sarà un piatto che vi ricorderete a lungo per la sua originale bontà che impressiona il palato.  E qui si parte con i rossi degustando l’ottimo Chianti Buscheto 2019

dove il Sangiovese, presente all’ 85% si incontra con i parter storici, il Canaiolo e il Colorino.

Finale pirotecnico con una favolosa tagliata di anitra con arancio caramellato e sformato di patate al tartufo Scorzone e il primo grande Cru della serata, Lerua 2016, superbo Sangiovese espressione in purezza varietale, con lungo affinamento in cemento.  Sontuoso, raffinato elegante.

Non si poteva lasciare Gimonda senza degustare in questa  serata ad essa dedicata, l’altro grande Cru il Vicerè. Per questo spazio degustazione sarà servito del pecorino con composta di frutta di rossa (qualcosa nel piatto ci vuole sempre). La vendemmia è quella appena uscita del 2017. Il Vicerè nasce dal Sangiovese con aggiunta di un 10% di Colorino. E’ l’unico vino dell’azienda che si affina in legno, con barrique dosate di primo e secondo passaggio. Molto lungo è il periodo di affinamento in bottiglia e la commercializzazione viene decisa solo quando all’assaggio è giudicato pronto. Nel nostro caso ci sono voluti 7 anni. Il colore si presenta in un rosso rubino intenso con riflessi granati, al naso si apre con regalità, sentori di marasca e mirto si fondano alla mineralità e la spezia, piccole note di tostato che ricordano il caffè e nuance di sottobosco, sicuramente determinate dall’apporto del Colorino, completano la gamma olfattiva. In bocca è imperioso, austero e lascia esplodere una raffinata eleganza, la trama tannica è levigata, le varie componenti sono strumenti di una armonia concertistica. Il finale è lungo e lascia una nettezza dei profumi di grande piacevolezza, invitando ad un nuovo sorso.

si chiude con un dolce (e ci mancherebbe che non ci fosse in una cena così importante), la torta della nonna alle ciliegie con un bicchiere di Moscato.

Il costo è fissato in euro 50 a persona. Le prenotazioni si effettuano al ristorante il Convio Tel 0571-408114/13, o me, lasciando in calce su questo invio il nome, il recapito telefonico e il numero dei posti da riservare.

A presto

Enrico